Siamo tutti alle porte del sessantennale. Ci sentiamo tutti coinvolti, una data che ha il suo peso, la sua importanza non soltanto per i Pooh ma anche per tutti quelli che dal primo giorno o da tempi più recenti hanno consumato stereo 8, puntine, cassette e cd. I Pooh hanno attraversato il nostro tempo. Sono penetrati sempre fino all’anima raccontando tante storie dove ci siamo sempre ritrovati. Come se ogni canzone fosse scritta per noi.
Nessuno mai avrebbe pensato di arrivare fino a qui. Sicuramente neanche Roby, Red, Dodi e Stefano che guarda appollaiato su una stella. Dirà: “ma che state a fa” e noi da qui rispondiamo forte, stiamo a festeggià. Perché con i Pooh sarà sempre una grande festa. Tutti noi abbiamo il nostro ricordo. Quello che parte da lontano, da una cameretta dove sulla scrivania c’erano i libri di scuola, e dietro la porta il poster dei nostri fantastici quattro. La porta chiusa. Il mondo fuori. Il tempo una donna la città, oppure Eleonora mia madre dentro alle casse dello stereo a farci sognare, pensare e riflettere. Sono passati giorni, settimane, mesi e anni. Siamo ancora qui ad aspettare una nuova magia. Un nuovo sogno. Quella dei Pooh non è una storia ma La Storia. E ci siamo dentro tutti. Siamo stati fortunati ad averli incontrati. Ad aver intercettato tanti anni fa la prima nota. Forse casualmente. Qualcuno ricorda ancora quel momento. Quella canzone. Come il primo amore. Ma quello con i Pooh è più di un amore perché la loro musica, i loro testi non hanno mai tradito. Qualcuno vorrebbe degli inediti. Che non ci sono e non vanno cercati. I nostri inediti dovranno essere: Giorno Per Giorno, Donna Davvero, Cara Bellissima, Sei Tua Sei Mia e tanti altri. La storia è questa non serve altro. Vi scrivo dal porto di Brest e sono Oceano. Il mio nome è questo. Mi alternerò nelle storie con La Fata Della Luna che invece scrive da Marienbad. Siamo in viaggio. Tutti. Verso il sessantennale.
